CAIVANO. Un nuovo colpo di scena nel caso della piccola Fortuna – violentata ed uccisa – e del cosiddetto palazzo degli orrori al Parco Verde. Il presunto orco Raimondo Caputo, infatti, come riporta Il Mattino dal carcere lancia ancora un’accusa: “Ad uccidere Fortuna è stata l’amichetta del cuore, la figlia di Marianna”. “Titò”, com’è soprannominato, adesso tira in ballo dunque la figlia della sua compagna Marianna Fabozzi, anche lei rinchiusa in cella. Dopo queste dichiarazioni l’avvocato Salvatore Di Mezza ha rimesso il mandato da difensore.

Il giorno dopo, invece, aveva cambiato idea: “Con tutti questi medicinali che mi danno, perdo i colpi. A gettare giù quella bambina sono state Marianna e la figlia. Ma non so dirvi ancora il motivo giusto. Forse perché tra Marianna e la mamma di Fortuna c’era amicizia solo in apparenza, ma in realtà la mia convivente non la poteva soffrire”. E siamo a due versioni. Ma non è finita qui. Caputo, infine, cambia di nuovo la versione ed accusa solo la sua convivente: “È stata Marianna ad uccidere Fortuna, come ha fatto anche per il figlio (il piccolo Antonio Giglio, morto in circorstanze analoghe ndr)”.

Sentito dai magistrati come persona informata dei fatti nell’inchiesta per il piccolo Antonio, “Titò” – assistito dal suo nuovo legale – ha confermato le accuse alla compagna per l’omcidio di Fortuna ma questa volta parlando di un altro misterioso complice. Adesso per la morte del bambino è stato fissato un nuovo interrogatorio, mentre per la bambina gli accertamenti sono conclusi.

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