I roghi sarebbero diminuiti ma in alcuni Comuni sono aumentati. Lo dice il commissario ai roghi tossici Donato Cafagna che è come dire in definitiva che l’emergenza non è mai finita e che i roghi si sono spostati da un punto all’altro. Quindi nulla di risolto. I dati sono stati snocciolati in una riunione presso la prefettura di Caserta.

In particolare fino al 31 giugno di quest’anno i roghi nel Casertano per i quali sono intervenuti i Vigili del Fuoco sono stati 240, contro i 265 del 2014, i 367 del 2013 e i 705 del 2012, anno in cui e’ stata creata la struttura guidata da Cafagna. “Gli interventi nella provincia di Caserta hanno avuto una contrazione del 70%, mentre nel Napoletano il calo e’ del 50%” ha spiegato Cafagna. “Resta pero’ il dato inquietante – ha proseguito – dell’alto numero nel Casertano di incendi di gomme e pneumatici, 12 nei primi sei mesi; questi roghi producono i maggiori danni alle persone, in particolari agli occhi e ai polmoni, per cui sollecito i Comuni, come gia’ fatto piu’ volte, a rivolgersi alla societa’ Ecopneus, che ha il compito di ritirare i pneumatici abbandonati sulle strade. Al presidente Vincenzo De Luca, invece, chiedero’ di attuare la normativa che prevede che la Regione finanzi kit per rimuovere l’amianto abbandonato in terreni privati.

I Comuni casertani maggiormente colpiti dal fenomeno sono quelli costieri: a Castel Volturno sono stati registrati 26 roghi tossici, a Mondragone 12. A Casal di Principe sono stati nove i roghi, 14 ad Aversa (nove nel 2014), 15 a Marcianise (8 lo scorso anno), 11 a San Marcellino- Grave situazione riguardante la strada che sorge al confine con i Comuni di Sant’Arpino e Sant’Antimo. Per non parlare poi dei roghi nell’area giuglianese, almeno uno al giorno. Insomma un problema non superato sul quale si conoscono tutti dati, tutti i luoghi, perfino gli orari ma non ci sono soluzioni ed interventi definitivi.

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