A proposito di blitz, del Comune e dell’Ospedale di Giugliano. Anche l’altro giorno c’è stato un blitz della polizia al comune, per controllare l’assenteismo, i furbi e tutto quanto va di moda adesso contro i dipendenti pubblici.

Peccato che tutti dimentichino che il comune ha meno della metà dei dipendenti previsti, chi ci sta è costretto a sopperire un po’ a tutto. Poi si è saputo dell’ennesima aggressione ad un’infermiera dell’ospedale di Giugliano.

Molti non si accorgono che, ormai, il Governo nazionale sta riducendo tutti i servizi pubblici, e lo fa tagliando innanzitutto sulle spese del personale, sull’assistenza ai bisogni fondamentali delle persone più deboli. La deriva verso ‘tutto ai privati’ diviene sempre più forte, con un aumento dei costi per tutti (il debito pubblico continua ad aumentare) ed un abbassamento della qualità dei servizi.

I lavoratori pubblici , nella grande maggioranza, sono costretti a sacrifici quotidiani per garantire un minimo di assistenza. Sono senza rinnovo del contratto da anni. Nel pubblico si nasconde una grande sacca di precariato. Perciò è necessario che si sblocchino le assunzioni nei comuni.

Anche il Piano Ospedaliero regionale, con un minimo ‘polo oncologico’ a Giugliano, risponde solo in parte alle proposte della CGIL, con un’organizzazione tra i 3 ospedali dell’Asl Napoli 2 Nord (Fratta, Giugliano, Pozzuoli) che genera solo confusione ed inefficienza.

La CGIL pertanto segnala, come già proposto da tempo , che è necessario:

Dotare i comuni del personale necessario a garantire servizi nelle città;

Realizzare un Polo Territoriale di cura e prevenzione delle malattie collegate all’inquinamento.

Il Segretario Gerardo Vitale

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