Era andata per apprendere i rudimenti del mestiere. Sognava di fare la parrucchiera. Ma il suo sogno si è infranto quando è stata violentata dal suo datore di lavoro. Così il salone di bellezza dove impugnava forbici e pettini si è trasformato in un luogo dell’orrore. È accaduto a Bellizzi e la vittima dell’episodio è una ragazzina di soli 15 anni.

La vicenda è approdata ieri davanti al Gup del tribunale di Salerno Sergio De Luca e, l’uomo, un 30enne molto noto a Salerno dove risiede, se non chiederà riti alternativi dovrà affrontare un processo.

Secondo l’accusa, il 30enne non perdeva occasione per avvicinarsi alla sua apprendista soprattutto quando nel negozio non vi erano clienti. All’inizio le rivolgeva solo dei complimenti, che cominciarono però a divenire, sempre più insistenti. La minore non avrebbe mai sospettato dell’uomo confondendo le sue attenzioni con semplice gentilezza.

La violenza sarebbe andata in scena un giorno quando all’interno dell’esercizio commerciale non vi erano clienti né altri dipendenti. Un solo episodio contestato dalla Procura e ricostruito attraverso la denuncia della ragazzina che potrà ora costituirsi parte civile nel procedimento.

Secondo le accuse formulate dalla 15enne e confluite nel fascicolo, l’uomo avrebbe bloccato la propria dipendente con la forza costringendola a subire una violenza sessuale in silenzio proprio all’interno di quel salone di bellezza dove tante volte lei aveva sognato di imparare un mestiere. Fu la madre della ragazza ad accorgersi del turbamento della figlia che, alla fine, le confessò l’accaduto rivelandole ogni particolare di quell’abuso.

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