NAPOLI. Ennesima batosta per il clan Lo Russo, storica cosca con base a Miano ma attiva anche in altre zone dell’area a nord di Napoli. Nelle giornata di ieri infatti il pm ha chiesto 142 anni di reclusione per 16 presunti affiliati. Le accuse sono di associazione per dqlinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, favoreggiamento e contrabbando, con l’aggravante della finalità mafiosa.

Gli arresti arrivarono lo scorso mese di gennaio con un blitz dei carabinieri al culmine di indagini partite durante la latitanza del boss Antonio Lo Russo, catturato a Nizza nell’aprile di due anni fa. Gli investigatori hanno accertato che il capolclan continuava a gestiere le attività illecite anche durante la latitantaza grazie a personaggi di cui si fidava. Gli inquirenti scoprirono poi anche la rete di fiancheggiatori.

Ecco le richieste di condanna: Antonio Lo Russo, 12 anni; Carlo Davide e Pasquale Torre, entrambi 20 anni; Claudio Esposito, 18 anni; Giovanni Campaiola e Luigi Forino, 9 anni; Umberto Russo, 9 anni; Alfredo Mercolino e Crescenzo Palma, 8 anni; Antonio Briante, Luigi Capone, Antonio Cennamo, Emanuele D’Andrea, Massimo Gisini, e Gerardo Potenza, chiesti a 4 anni per tutti; Bruno Vitale, infine, 3 anni.

fonte: Cronache di Napoli

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