“I camorristi e i loro parenti dovrebbero sapere che la loro fine è segnata e prevede la morte o il carcere e, invece, quando accade si comportano come se fosse successo qualcosa di imprevedibile, accomunando le loro storie a quelle di persone che non hanno a che fare con loro e a chi gli fa notare la cosa rispondono in maniera offensiva se non violenta”.

Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli de La radiazza per i quali “sono inaccettabili le reazioni a un articolo di Luciana Esposito che su napolitan.it ha commentato un post su fb della compagna di Raffaele Cepparulo, il boss dei Barbudos ucciso nei giorni scorsi, che, nel suo ricordo, ha accomunato il suo compagno a Ciro Colonna, giovane incensurato ucciso per errore”.

“Quel post è un’offesa alla memoria di Ciro perché lo accomuna a un delinquente, a una persona che aveva liberamente scelto di vivere nell’illegalità facendo della violenza la sua unica ragione di vita e Luciana Esposito, da brava giornalista, lo aveva evidenziato” hanno aggiunto Borrelli e Simioli per i quali “il confine tra il bene e il male in una città come Napoli è molto flebile, ma bisogna stare attenti a vederlo quel confine per evitare che persone che non c’entrano nulla con i camorristi vengano identificati con la camorra”.

“E proprio per ribadire che Napoli è dei napoletani onesti e non dei camorristi, domani saremo alla fiaccolata promossa da Un popolo in cammino per ricordare a tutti che Ciro Colonna era un innocente” hanno concluso il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il portavoce cittadino del Sole che ride, Stefano Buono, sottolineando che “la fiaccolata partirà alle 19 davanti alla Chiesa di San Francesco e Santa Chiara”.

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