Maxi operazione dei Carabinieri di Napoli e Caserta  scattata alle prime luci dell’alba nei confronti di una cinquantina di persone ritenute appartenenti ad un’organizzazione criminale che si occupava della falsificazione del denaro. All’operazione ha preso parte anche il nucleo speciale del comando antififalsificazione monetaria che hanno dato esecuzione di una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 56 persone raggiunte dalle accuse per i reati di associazione a delinquere e falsificazione di monete, immissione sul mercato ed acquisti con monete falsificate. La banda era riuscita anche a falsificare valori di bollo e a contraffare altri atti pubblici sigilli.

Gerardina Cozzolino, Giovanni Conzo, Filippo Beatrice sono i sostituti procuratori che hanno coordinato le indagini mentre le misure cautelari sono state emesse dal GIP Dario Gallo.

I soldi sono stati smerciati nelle province di Torino, Foggia, Bologna, Genova, Milano e Cassino nonché in tutta la Sicilia ed in alcuni Paesi dellUnione Europea e dell’Africa. Le indagini erano partite per cercare di localizzare stamperie clandestine di banconote false riconducibili ai clan camorristici dell’hinterland napoletano.

 

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