Avevano una base e un basista. L’appoggio: un concessionario d’auto, col proprietario di San Severo (Foggia). E l’informatore: un albanese, che aveva lavorato in una società di trasporto valori. Avevano affittato un appartamento. E stavano preparando le armi. C’è un’alleanza tra criminalità foggiana, salernitana e napoletana dietro uno dei più “ambiziosi” progetti di rapina concepiti negli ultimi anni: l’assalto a un furgone porta-valori in Germania, città di Andernach, dintorni di Francoforte. Una trasferta internazionale per una rapina spettacolare, da milioni di euro. Sventata nella notte tra domenica e lunedì con 19 arresti tra Italia e Germania, conclusione di mesi di indagine delle Squadre mobili di Foggia e Salerno, coordinate dal Servizio centrale operativo della polizia.

I poliziotti hanno iniziato a sentir parlare di Germania lo scorso maggio, mentre indagavano su alcuni assalti ai blindati della società Cosmopol sul raccordo autostradale tra Avellino e Salerno, rapine con i fucili mitragliatori contro i furgoni in corsa. Gli investigatori sono penetrati in un cerchio ristretto di telefoni-”citofono” (che il gruppo usava solo per comunicazioni interne, senza contatti con l’esterno per evitare di finire sotto intercettazione) e da lì si sono resi conto che era in elaborazione un progetto di livello più elevato: alla testa del gruppo, criminali campani e foggiani, che per l’esecuzione del colpo si erano appoggiati ad alcuni “professionisti” di Cerignola, i più esperti in assalti ai blindati. La ramificazione dell’inchiesta, tra Puglia e Campania, Italia e Germania, è stata coordinata dallo Sco della polizia, diretto da Alessandro Giuliano.

Il progetto di assalto in Germania, già in fase avanzata, prevedeva l’uso di 3/4 macchine, targhe clonate, fucili Ak47, sistemi per “accecare” i segnali radio e telefonici di tutta la zona intorno alla rapina. Il gruppo stava preparando i documenti falsi per l’affitto di mezzi e appartamenti in Germania. Dopo l’assalto, prevedevano di restare nascosti qualche giorno, prima di tornare in Italia.

I NOMI

  • Pasquale Panico, nato a Napoli classe 1969, domiciliari
  • Ciro De Falco, nato a Pomigliano d’Arco classe 1971, domiciliari
  • Salvatore Della Ratta, nato a Cercola (NA) classe 1980, carcere
  • Giovanni Dimitri, nato a Somma Vesuviana (NA) classe 1978, domiciliari
  • Giovanni Visone, nato a Volla (NA) classe 1969, obbligo di dimora
  • Domenico Cocco, nato a Scafati (SA) classe 1981, carcere
  • Luigi Cavallaro, nato a Scafati (SA) classe 1972, obbligo di presentazione alla p.g.
  • Angelo Carbone, nato a Foggia classe 1966, carcere
  • Antonio De Sandi, nato a Foggia classe 1949, carcere
  • Luigi Delli Carri, nato a Foggia classe 1971, domiciliari
  • Ciro Bruno, nato a Foggia classe 1978, domiciliari
  • Maurizio Correra, nato a Foggia classe 1965, domiciliari
  • Angelo Pugliese, nato a Cerignola classe 1972, carcere
  • Francesco Cucchiarale, nato a Cerignola classe 1996, domiciliari
  • Giancarlo Valerio D’ambro,  nato a Cerignola classe 1977, carcere
  • Loren Huqui, nato in Albania classe 1983, carcere
  • Pasquale Pecorella nato a Foggia classe 1977, carcere
  • Erand Sallaku, nato in Albania classe 1983, carcere
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