Purtroppo il deprecabile comportamento di quei conducenti che omettono di soccorrere i feriti a seguito di un incidente stradale non riguarda solamente gli uomini, ma anche gli animali. Quante volte capita di viaggiare e vedere un animale deceduto lungo la strada? Ebbene, dal 2010, con l’introduzione del comma 9 bis all’articolo 189 del codice stradale, colui che investe un animale senza poi soccorrerlo è anch’egli considerato un “pirata della strada”. Certo, sono due profili ben distinti, ma il comportamento rimane il medesimo.

IL FATTO: la scorsa settimana, verso le 19:30, lungo la SP.38 “Porcilana”, nel comune di San Martino Buon Albergo (VR), un automobilista 68 enne veronese investiva un cane e, senza fermarsi, si allontanava omettendo di soccorrerlo. Fortunatamente dietro sopraggiungeva un 36 veronese che, senza esitare, arrestava la propria auto prodigandosi per salvare la vita al cane. Grazie alla targhetta d’identificazione appesa al collare, l’improvvisato ma meritevole soccorritore telefonava alla proprietaria dell’animale che si precipitava sul posto trasportando rapidamente il cane dal veterinario. Purtroppo le condizioni sono parse subito molto gravi ed il cane moriva poco dopo.
L’investitore, nel frattempo, accortosi del danno alla propria auto, decideva di segnalare il fatto alla centrale operativa della Polizia Stradale che inviava sul posto gli ausiliari del traffico. Dalla vicenda sono scaturiti da parte degli agenti una serie di accertamenti che hanno delineato ogni profilo di responsabilità.

LE CONSEGUENZE: a carico del 68 enne è stata contestata la violazione amministrativa pecuniaria prevista dall’art.189 del codice stradale che prevede una sanzione minima di 413 euro per giungere poi ad un massimo di 1.656 euro.

Fonte: retenews24.it

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