“Attenzione da parte delle Istituzioni per chi vince le gare di bonifica. Evitiamo di trovarci coloro che hanno inquinato”. A lanciare l’allarme, Mario De Biase Commissario delegato alla messa in sicurezza e alla bonifica dell’area vasta di Giugliano. Al Velino il commissario ha anche commentato il suo intervento in Commissione Ambiente alla Camera, insieme al Presidente della Regione Campania Caldoro e all’incaricato per gli incendi dei rifiuti Cafagna. Commissario cosa ha dichiarato alla Camera oggi? “in realtà il mio intervento è durato poco. Prima di me c’è stato Caldoro e Carfagna. Poi già ieri avevo trasmesso tutta la documentazione sul lavoro svolto e la criticità della zona”. Che cosa le hanno chiesto? “Di spiegare dell’inquinamento della falda, in particolare sulla non-trasmigrazione tra la falda acquifera e i prodotti dell’agricoltura secondo i risultati dei dati dell’Istituto Superiore di Sanità”. Vuole specificare a quale area ci riferiamo? “Io intendo sempre quella di mia competenza. I 2000mila ettari che circondano l’area Resit”.

Dagli ultimi dati, quelli di ottobre, cosa ha potuto rilevare? “Dai dati del mese di ottobre risulta la presenza di metalli pesanti, un po’ di tallio nel cavolo-rapa. Ma credo che sia dovuto al trattamento agricolo, anche perchè su altri prodotti non c’era una presenza allarmante”. Ha presentato alla commissione anche un altro suo rapporto? “Ho trasmesso al comune di Giugliano la documentazione che attesta che 3 suoli, su 40 analizzati, presentano metalli pesanti o clorometano sopra la norma. Ho chiesto dunque al comune di Giugliano di emettere un’ordinanza di ‘non coltivazione agricola per uso alimentare’. Ci tengo a sottolineare la dicitura dell’ordinanza”. Come mai? “In questo modo, dopo le bonifiche, proverò a trattare i suoli con le radici di alcune piante che hanno la capacità di assorbire i metalli pesanti dal suolo”. Oltre a spiegare il lavoro che sta svolgendo, ha fatto anche qualche richiesta? “Si infatti. Poiché ci troviamo nella fase finale delle gare, ho chiesto massima attenzione e trasparenza. Bisogna assolutamente evitare che si incorra nel rischio che vinca la gara per le bonifiche proprio chi ha inquinato”.

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