Assolti perché “il fatto non sussiste”. Questa la decisione dei giudici per l’ex governatore della Campania Antonio Bassolino, l’ex sindaco di Giugliano Francesco Tagliatatela e l’ex prefetto di Napoli Alessandro Pansa.

I tre erano imputati nel processo sull’emergenza rifiuti: l’accusa che pendeva sul loro capo era di omissione di atti d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta su una presunta epidemia colposa causata dall’abbandono di rifiuti in strada. Agli ex governatore, prefetto e sindaco era infatti contestato di non avere preso misure adeguate per prevenire le diffusione di malattie durante la fase più acuta della crisi.

Nell’inchiesta era stata coinvolta anche l’ex sindaco Rosa Russo Iervolino, prosciolta da subito da tutti i reati, a differenza di Bassolino, Pansa e Taglialatela. La sentenza è stata emessa dalla Quarta sezione del tribunale di Napoli che ha accolto la richiesta del pm Ida Frongillo che a conclusione della requisitoria aveva infatti chiesto l’assoluzione degli imputati.

Soddisfazione espressa dall’ex primo cittadino di Giugliano Francesco Tagliatatela difeso dall’avvocato Antonio Russo. “Le colpe di quel periodo erano solo quelle di essere stati vittime di un sistema che rendeva difficile dare risposte all’emergenza – ha dichiarato Taglialatela – Il comune di Giugliano non ha mai vissuto quella fase acuta come in altre realtà. C’è stata più una strumentalizzazione mediatica che è quella che più mi ha fatto un torto. Ho sempre avuto fiducia nella magistratura, ero certo che sarebbe venuta fuori la verità”.

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