Rubavano assegni e poi li incassavano approfittando delle difficoltà economiche di alcune persone. Li reclutavano spesso in sale giochi della provincia e li coinvolgevano nella truffa. In manette diverse persone per il reato di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio, truffa, falsità materiale e possesso di documenti falsi, tra cui M.G., 54 anni, e R.G., 46 anni, entrambi di Aprilia, e di B.A., 63 anni di Sezze. In manette anche due donne e un dipendente Inail che secondo gli investigatori avrebbe fornito informazioni riservate e i documenti d’identità falsi. Nell’organizzazione un pregiudicato campano di 55 anni.

 

Nel corso dell’operazione sono state sequestrate due carte d’identità falsificate e otto carte prepagate riportanti le generalità degli indagati, nonché copiosa documentazione attestante l’apertura di conti correnti bancari utilizzati per il deposito degli assegni di provenienza illecita.

 

Ai documenti la banda apponeva la propria fotografia, aprivano conti correnti bancari presso istituti di credito su cui versavano assegni circolari rubati ai legittimi beneficiari durante la spedizione postale, e bonificavano le relative somme, quantificate in 330.000 euro, su carte prepagate, intestate ai membri dell’associazione, indicando causali non veritiere.

 

200 le vittime della truffa. Gli indagati avrebbero intascato i soldi dei rimborsi su incidenti stradali, infortuni sul lavoro e bollette di utenze.

FONTE: IL CORRIERE DI LATINA

corrieredilatina.it

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