Roma. La ricezione di una raccomandata è un momento che può suscitare qualche preoccupazione, soprattutto in considerazione della possibilità che all’interno della busta possa esservi la notifica di una multa.

Esiste un modo che pochi conoscono per sapere (con un ragionevole dubbio, ma con una discreta affidabilità) il contenuto della missiva prima ancora di aprirla.

Il segreto – svelato dal portale web leggepertutti.it – sta nel codice che accompagna questa tipologia di corrispondenza.

Nel caso delle vecchie raccomandate (quelle con il cartoncino colorato allegato) la  distinzione è in base al colore:

  • cartoncino verde: indica atti giudiziari, multe o violazioni del codice della strada, dunque ci si può attendere una richiesta di presentazione presso un tribunale o un’altra autorità giudiziaria, così come una multa da autovelox o di divieto di sosta, ad esempio;
  • cartoncino giallo o bianco: normalmente riguardano lettere o pacchi, dunque nessuna allerta è dovuta generalmente in presenza di tali comunicazioni.

Nel caso delle nuove raccomandate (le più moderne, accompagnate da uno scontrino bianco si può distinguere da vari aspetti: se la consegna ad esempio è stata operata da un messo comunale è certo che si tratterà di una multa o di un atto emesso da enti della PA, o ancora un atto tributario o del contenzioso tributario dello Stato o degli enti pubblici, solo queste difatti sono le competenze del messo comunale in tema di recapito di atti.

Ma al di là delle modalità con le quali la raccomandata viene consegnata, attraverso il codice univoco che identifica la raccomandata è possibile conoscere il contenuto, in due modalità:

  • attraverso il sistema di cerca raccomandata di Poste Italiane (che alcune volte, ma non sempre, lasciano vedere il mittente);
  • attraverso un’analisi di alcune cifre del codice.

Per potere operare questa analisi si devono controllare le cifre iniziali del codice, se è vero difatti che il codice è univoco, ovvero identifica ciascuna singola raccomandata dunque nel suo complesso è differente per tutte le spedizioni, invece le prime due/tre cifre non variano per ogni raccomandata, identificano piuttosto le tipologie di atto.

Ecco i codici e le rispettive identificazioni.

  • Codici 12,13,14:generalmente individuano una raccomandata semplice, dunque non si tratta di multe o cartelle esattoriali;
  • Codici 76, 77, 78, 79: indicano quasi sicuramente una multa o un atto giudiziario (dunque  anche eventualmente un provvedimento notificato da un Tribunale, una citazione, un giudizio);
  • Codici 608, 609: solitamente si tratta di comunicazioniche un Ente pubblico fa per dare avviso di aver tentato la notifica di un proprio atto;
  • Codici 612, 613, 614,615: generalmente si tratta di raccomandate di comunicazione provenienti da bancheo da altro istituto di credito (questo include naturalmente le stesse Poste Italiane quando appunto operano da istituti di credito);
  • Codice 649, 669:si potrebbe trattare di trasmissioni carte e bancomat da parte delle banche, di comunicazione da parte di altre aziende (ad esempio si è verificato in alcuni casi che si trattasse di richiami per l’auto da parte della casa madre);
  • Codice 670: questo codice indica con certezza una cartella Equitalia;ma si tenga presente che è anche capitato che le cartelle arrivino con codice 689, ovvero un codice generale delle Poste che potrebbe nascondere qualsiasi altro atto, compresa una cartella esattoriale;
  • Codice 650:questo è il codice che identifica le comunicazioni o gli atti provenienti dall’INPS.

Fonte: Italiaora.net

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