La vicenda è arrivata sulle scrivanie della Procura di Napoli Nord. La megarissa in un noto locale di Carinaro che ha visto coinvolto il figlio di Francesco Schiavone detto Sandokan, Walter Ivanhoe, produce i suoi effetti e le sue conseguenze.

Nelle prossime ore i magistrati che indagano sul caso, ascolteranno diverse persone che potrebbero dare informazioni utili sul motivo che ha spinto decine di ragazzi a venire alle mani tra loro improvvisamente. Non si esclude che dietro il pestaggio di cui è stato vittima il rampollo della famiglia criminale casalese ci siano motivi che vanno oltre una semplice scazzottata tra ragazzi ubriachi in discoteca. Nella rissa è stato infatti coinvolto anche il figlio di un boss di Marano.

Vecchi rancori? Affermazioni di potere? L’ufficio inquirente che ha a capo Francesco Greco sta indagando sulla lite e sulle possibili cause. L’obiettivo della giustizia è anche quello di fermare eventuali azioni ritorsive o vendette. La notizia di reato da parte della polizia giudiziaria è stata inviata anche alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli proprio per la presenza del ragazzo nel gruppo di rissanti.

Ivanhoe Schiavone è il quarto figlio di Sandokan, detenuto da decenni al 41bis; anche il ragazzo e’ stato coinvolto in indagini e procedimenti giudiziati, ed e’ stato assolto in un processo per estorsione nel 2015 e scarcerato. Gli altri tre fratelli, Nicola, Carmine ed Emanuele sono stati condannati per reati ben più gravi legati alla camorra.

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