GIUGLIANO: Due preziose opere del pittore napoletano seicentesco Pacecco de Rosa, rubate nel novembre 1998 e ritrovate lo scorso 25 novembre dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, saranno esposte da venerdì 18 dicembre e fino al 24 gennaio 2016 presso la Sala Consiliare del Comune di Giugliano. Trafugate diciassette anni fa dalla Collegiata giuglianese di Santa Sofia, i due dipinti, raffiguranti “Il martirio di San Giuliano” e “San Deodato abate”, sono stati recuperati dai militari dell’Arma nel corso di alcune indagini su di un ex poliziotto di Recanati coinvolto in attività di ricettazione di opere d’arte rubate.

 

Il ritrovamento dei dipinti, considerati degli assoluti capolavori dell’arte napoletana del XVII secolo dal compianto storico dell’arte Vincenzo Pacelli, è stato possibile grazie anche alla collaborazione della Pro Loco di Giugliano, che nel 2003 realizzò un catalogo su tutti i beni d’arte rubati in città, inviato poi a tutti i comandi regionali del NTPC. Accanto alle due tele ritrovate, i visitatori della mostra potranno ammirare anche altri preziosi quadri del XVII e XVIII secolo un tempo ospitati in una chiesa giuglianese oggi chiusa al pubblico.

 

A conclusione dell’iniziativa, i due capolavori saranno ricollocati nella chiesa da cui vennero rubati con una solenne cerimonia cui parteciperanno anche i vertici del NTPC delle Marche. Anche questa mostra è inserita nel calendario delle manifestazioni che la città di Giugliano ha organizzato per celebrare i 450 anni dalla nascita di Giovan Battista Basile, l’autore del Cunto de li Cunti che fu grande protettore ed amico dei più celebri artisti attivi a Napoli nella prima metà del Seicento.

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