Rischia di nuovo la paralisi il settore della riscossione delle bollette dell’acqua a Giugliano. Dopo la scadenza del contratto con la Geset, fino ad oggi attiva grazie ad una serie di proroghe, il comune ha emanato un nuovo bando. La gara però pare stia per essere impugnata dai dodici dipendenti in servizio presso il borgo meridiano.

Pare non sia prevista infatti dalla nuova procedura la salvaguardia dei livelli occupazionali esistenti. La ditta vincitrice insomma non avrà nessun obbligo nei confronti della forza lavoro fino ad oggi al servizio della geset. Il bando, scaduto lo scorso lunedì, che prevede un appalto da 6 milioni di euro per una durata di 5 anni, pare abbia visto la partecipazione di solo due ditte. Tra queste ci sarebbe una società che in passato ha visto il proprio contratto rescisso dal commissario del comune di Marano per un’interdittiva antimafia atipica che spinse l’amministrazione della città “a ritenere impossibile il prosieguo di qualsivoglia rapporto con le predette ditte”.

Una nuova gatta da pelare insomma per i tre commissari Giuglianesi che da una lato dovranno vedersela con gli agguerriti dipendenti e dell’altro scansare passi falsi proprio sul terreno della legalità. Già in passato la triade dovette tornare sui suoi atti dopo aver nominato un funzionario già interdetto dai pubblici uffici. A scontare le pene potrebbero essere però i cittadini che tra concordati, bollette pazze e i soliti furbi si trovano a pagare cara e amara l’acqua del rubinetto.

 

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