Primo consiglio comunale di Sant’Antimo ieri pomeriggio, dopo la tornata elettorale dell’11 giugno e il ballottaggio del 25. E non sono mancate le prime polemiche e le prime scintille tra maggioranza e opposizione. Diversi i punti all’ordine del giorno, tra cui il giuramento del sindaco e la comunicazione degli assessori con le rispettive deleghe.

Al primo consesso cittadino erano presenti 21 consiglieri più il primo cittadino. Si è partiti con una nota di carattere elettorale: Aurelio Russo ha subito comunicato che, avendo Antimo Pedata, eletto nelle file del Nuovo CDU, accettato la nomina a vicesindaco, era necessario assegnare il seggio vacante al primo non eletto. Lo scranno è andato al consigliere comunale Raffaele Ronga, che ha preso quindi posto tra i banchi della maggioranza.

Il sindaco ha prestato il suo giuramento, insediandosi in maniera ufficiale. Il neo primo cittadino ha voluto ottemperare il rito scendendo dai banchi della giunta e ponendosi al centro della sala, per consentire ai suoi nipotini di avvicinarsi e portargli la fascia tricolore.

Gli animi si sono un po’ surriscaldati quando si è passati alla votazione per eleggere il presidente del consiglio comunale. Quando la votazione era già cominciata, infatti, con il sindaco Aurelio Russo che stava per depositare il suo voto nell’urna, il consigliere di opposizione Giuseppe Italia, candidato sindaco al primo turno di DEMA e della lista civica Agorà, ha chiesto la parola, lamentando l’assenza di dialogo con l’opposizione per la scelta di una figura che dovrebbe essere garante di tutto il consiglio. “Procediamo a votazione segreta e basta, senza nessuna discussione?” – ha chiesto Italia ai colleghi della maggioranza e ha poi aggiunto: “In passato questa figura veniva data all’opposizione. Sarebbe stato un atto di eleganza da parte di questa maggioranza cercare il dialogo con l’opposizione e individuare un profilo condiviso. Per quanto, a mio avviso, il nome che circola è il vero vincitore morale e materiale delle elezioni”.

Negli ultimi giorni il nome che circolava con insistenza in città per la nomina a presidente del consiglio comunale è quello di Salvatore Castiglione, candidato sindaco al primo turno della lista civica Insieme e apparentatosi al ballottaggio con la coalizione guidata da Russo. Al consigliere Italia ha risposto in prima persona il sindaco Aurelio Russo: “Noi abbiamo semplicemente ragionato sul ruolo che chi ricopre questa figura deve avere. Il 26 luglio è stata convocata la conferenza dei capi gruppo all’interno della quale la questione non è stata sollevata. Forse quella era la sede più opportuna. La riflessione di Giuseppe Italia è legittima ma si è persa un’occasione”. Italia ha quindi integrato il suo intervento: “Nella maggioranza ci sono persone con cui ho condiviso molte battaglie politiche, per cui  mi aspetto cose positive. È una questione di eleganza e di opportunità politica. Il luogo per discuterne è il consiglio comunale, non la conferenza dei capi gruppo”.

Dopo la discussione si è passati alla votazione, con Salvatore Castiglione che ha raccolto 14 preferenze e Corrado Chiariello, candidato sindaco del centrodestra, sconfitto al ballottaggio proprio da Aurelio Russo, ne ha raccolte 8. Non essendo stati raggiunti i due terzi dei voti, l’elezione è risultata non valida. Oggi pomeriggio alle ore 17 è prevista una seconda seduta del consiglio comunale, nel corso della quale si procederà alla seconda tornata per eleggere il presidente del consiglio.

Quindi il sindaco ha presentato la nuova giunta comunale con le rispettive deleghe. Nessuna sorpresa, confermati in blocco i nomi che circolavano in questi giorni: Antimo Pedata – vicesindaco, beni immobili e gestione del patrimonio, beni confiscati e acquisiti, disagio abitativo, affari generali; Nicola Marzocchella – opere pubbliche, protocollo, anticorruzione; Salvatore Damiano – bilancio, finanze, commercio, pianificazione commerciale, contrasto alla disoccupazione giovanile, attività produttive, fondi comunitari; Alberta Femiano – sport, parchi pubblici, qualità ambientale, energia, protezione civile, sicurezza, viabilità e trasporti, tutela degli animali; Teresa Pedata – igiene pubblico e cimitero; Francesco Esempio – fasce deboli e politiche sociali, immigrazione, pari opportunità; Annalisa Galoppo – istruzione pubblica e privata, legalità, cultura e eventi, terzo settore e volontariato, terza età.

La discussione poi è passata al bilancio, con il consigliere Chiariello che ha chiesto delucidazioni su alcuni punti del bilancio, confrontandosi con il neo assessore al bilancio Salvatore Damiano.

Stefano Maria Mormile

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