Un andirivieni di incontri, telefonate, contatti. Ma il nodo coalizioni non è stato ancora sciolto. Nonostante le grandi manovre e nonostante ci si approssimi alla data delle amministrative (si voterà probabilmente a fine marzo), tutto è ancora in alto mare. Il Pd, partito corteggiato da destra a sinistra, non ha ancora sciolto la riserva. Con chi si alleerà? Nei giorni scorsi una delegazione dei democratici ha incontrato i rappresentanti dei comitati civici e, da quanto si è appreso nelle ultime ore, anche i rappresentanti di un gruppo che ruota attorno all’ex sindaco Porcelli e all’ex vicesindaco Micillo.

Le possibilità che il Pd dia la sua disponibilità per un accordo in tal senso sembrano tuttavia ridotte ad un esile lumicino. Un no, deciso, a liste legate in qualche modo agli ex amministratori di punta dell’Ente, è già arrivato da altre componenti, in primis quella vicina ad Enzo Massarelli. E allora cosa accadrà? Il Pd, in cambio del candidato sindaco, sarà disposto a cedere su qualche punto? Riuscirà a costruire un’alleanza che tenga insieme la componente più orientata a sinistra (comitati civici, Mugnano futura, Sel e Prc) e alcune forze moderate, tenendo nel contempo fuori Micillo e Porcelli?

E a destra, invece, fino a quando saranno disposti ad attendere? L’obiettivo dichiarato è quello di dar vita a un’ampia coalizione, che possa tener dentro Gennaro Ruggiero, i Bove, Gino Chianese, Mario Mauriello, il Pd, Ncd, Massarelli ed altri. Se ciò non dovesse cadere, come appare ormai probabile e se il Pd dovesse optare per altre scelte, il centrodestra mugnanese avrebbe ugualmente la possibilità di presentare uno schieramento più che competitivo (Giovanni Chianese candidato sindaco?), magari non in grado di vincere al primo turno ma comunque temibile anche in sede di ballottaggio.

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