E’ stata una notte di inferno quella che hanno trascorso otto famiglie giuglianesi ieri in via Epitaffio. Fiamme alte quasi dieci metri, cenere ovunque e balconi andati in fiamme.

E’ ancora impossibile fare una prima stima dei danni, ma si può partire da un dato importante: nessun ferito. Nonostante l’arrivo delle unità di soccorso, tutte le persone coinvolte nel drammatico incendio di ieri notte sono sane e salve. Due anziani, intrappolati in uno dei palazzi raggiunti dalle fiamme, sono stati tratti in salvo dagli agenti di Polizia, giunti subito dopo i Vigili del Fuoco. Almeno dieci le autobotti che per ore e ore si sono alternate per domare l’incendio ed evitare che si propagasse anche alle abitazioni circostanti. Impiegata un’autoscala. Chiusa per ore la strada. Stamattina i pompieri hanno spento gli ultimissimi focolai del rogo.

Il bilancio è nero: il deposito è andato quasi completamente distrutto. Due palazzi sono stati gravemente danneggiati. Nei prossimi giorni i tecnici comunali dovranno verificare la stabilità strutturale e l’agibilità degli edifici. Intanto otto famiglie sono state evacuate e sono state ospitate questa notte da una struttura alberghiera del posto (l’Hotel Premier di Varcaturo) grazie alla disponibilità del consigliere comunale Francesco Aprovitola.

E’ da chiarire la dinamica dell’incendio e la sua origine. Gli investigatori – Polizia di Stato del Commissariato di Giugliano – seguono sia la pista dolosa che la colposa. Alcuni residenti del posto riferiscono che un petardo sarebbe finito tra le pedane di legno del deposito e da lì sarebbe nato il primo focolaio. Altri, però, parlano anche alcuni ragazzi che avrebbero scavalcato la struttura per poi far perdere le proprie tracce. I rilievi della Scientifica potranno fare chiarezza sull’origine e sulla presenza di eventuali inneschi.

Poi le fiamme si sarebbero rapidamente sviluppate fino a raggiungere altre pedane accastate di lato, poi la facciata laterale di una palazzina affacciata su via Epitaffio e infine quella di spalle, che affaccia su corso Campano. Momenti di puara quando un residente si è trattenuto più del voluto al primo piano cercando di bloccare con dei secchi d’acqua le fiamme che avevano invaso una delle finestre dell’appartamento. Per fortuna, poco dopo, è sceso in strada illeso.

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