Intervento di carabinieri e Arpac questa mattina al campo rom tra Giugliano e Qualiano in zona Ponte Riccio, dove una volta si trovava la fabbrica di fuochi d’artificio. I militari della stazione di Qualiano, guidati dal maresciallo Bilancio e coordinati dal capitano De Lise della Compagnia di Giugliano, sono intervenuti insieme ai tecnici dell’Arpac per monitorare la grave situazione ambientale di alcuni terreni, sequestrati su disposizione della Procura di Napoli nord, adiacenti all’accampamento. In alcuni appezzamenti ci sono delle piante di pesche ma le coltivazioni sono state ormai abbandonate. in altri terreni posti nelle immediate vicinanze di quelli finiti sotto sequestro, invece, ci sono ancora frutteti coltivati con diverse piante di mele.

La situazione nell’area interessata dal campo, che dovrebbe essere una sistemazione momentanea dopo lo sgombero di Masseria del pozzo ed in attesa dell’ecovillaggio, è sempre più allarmante. Decine e decine di bambini si ritrovano nudi e scalzi tra polvere e rifiuti di ogni genere, tra cui anche quelli speciali come pneumatici, elettrodomestici, pezzi elettronici, plastica, guaine ed anche amianto sbriciolato tra i campi. Una vecchia strada interpoderale, ricadente nel territorio del comune di Qualiano, è diventato un canale adibito a maxi discarica abusiva tra cui anche carcasse d’auto bruciate. Sui sentieri sono poi evidenti anche i segni dei focolai di rifiuti che generano i fumi tossici.

Una situazione gravissima su cui i militari dell’Arma stanno lavorando insieme ai tecnici per capire soprattutto, tra comuni e privati, chi dovrà bonificare qui terreni inquinati. Arpac sta portando avanti le analisi mentre si attende anche il responso degli esperti di cartografia per accertare con precisione i confini e dunque la titolarità delle aree sequestrate.

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