Due caselle da occupare e tanti nomi in lizza. Due posti in giunta, entrambi da riservare a due donne, come sollecitato dalla prefettura di Napoli e alla luce del Ddl Del Rio dello scorso marzo. Le questione quote rosa torna nuovamente in auge. La problematica era stata sollevata qualche giorno fa dal nostro portale, poi se ne è parlato anche in Consiglio comunale. Il primo cittadino, Angelo Liccardo, ha spiegato che il “completamento della giunta è ancora in itinere e che provvederà quanto prima”.

La sensazione tuttavia è che lo stallo sui nomi non sia stato ancora del tutto superato e che si procederà per step. Ovvero ci sarà prima l’ingresso della quota rosa in sostituzione dell’ex assessore Orlando, successivamente – dopo l’addio di Paolo Longoni – sarà ratificato il secondo ingresso in giunta. I nomi? Circolano con insistenza quelli di Teresa Frecciarulo, candidata nelle liste di Forza Italia, poi trasmigrata per un breve periodo nell’entourage del consigliere regionale Biagio Iacolare e ora, secondo i rumors, nuovamente vicina al sindaco o ad alcuni suoi fidati collaboratori. L’altro nome è quella di Monica Di Maro, anch’ella candidata nelle liste che appoggiarono a suo tempo Liccardo. Il primo cittadino, dal canto suo, prende tempo: deve valutare se l’eventuale ingresso di una delle due o di entrambe possa giovare alla sua causa o se, in qualche modo, quella del nemico di sempre: Antonio Di Guida.

Altra considerazione. Liccardo potrebbe chiedere un “sacrificio” alla consigliere Maria Del Fiore, che entrerebbe al posto di Domenico D’Ambra, il quale a sua volta rientrerebbe nei banchi del civico consesso essendo il primo dei non eletti nella lista di Forza Italia. Anche quest’opzione però è vista con sospetto, in primis dall’assessore in carica che non vorrebbe ancora cedere la sua poltrona e dallo stesso Liccardo che non vorrebbe poi ritrovarsi tra i banchi un consigliere poco motivato e piuttosto seccato per l’avvenuto arretramento.

Altro nome indicato da qualcuno? Quello di Palma Di Maro, in orbita Ncd. Manuale Cencelli alla mano il gruppo dei “diguidiani e la pattuglia guidata da Carlo Astarita, che attualmente possono contare su 6 consiglieri (sono o non sono più un unico gruppo?), potrebbero (ma appare alquanto improbabile) richiedere un terzo assessorato, visto che allo stato detengono soltanto due caselle: quelle alle Politiche sociali e quella ai Lavori pubblici. Il sindaco pescherà dalle liste, accontentando coloro che a suo tempo hanno fornito il loro contributo in termini elettorali? Oppure propenderà per altre scelte? Ancora qualche settimana e almeno uno dei nodi sarà sciolto.

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