Un vento del Sud che asfalta senza problemi lo Young Boys. Un vento come quello che spirava ieri, lo Scirocco, e che ha permesso a De Guzman di segnare il primo, rocambolesco, goal, il primo di 3.

Il Napoli non si ferma più quindi, con l’ottavo risultato utile consecutivo, una prova convincente ed un turnover che finalmente funziona come un orologio svizzero visto che gli 8/11 cambiati rispetto alla partita con la Roma sono la prova che Benitez, ancora una volta, aveva ragione e che per uscire dalla crisi serviva una ed una sola cosa “Lavoro, lavoro, lavoro”.

L’avvio del match è stato lento ma con il passare dei minuti il Napoli si impone sempre più e prima con De Guzman, e poi con Insigne, sfiora più volte il vantaggio. L’olandese però è in palla e, forse involontariamente, sigla il primo goal della serata: cross dalla sinistra spinto dal forte vento che diventa un tiro imparabile per il giovane portiere svizzero che incredulo ed amareggiato non può far altro che spiegare ai compagni l’accaduto.

Nella ripresa lo Young Boys scompare ed anche se appare molto ordinato tatticamente è comunque in balia del Napoli che prima con Mertens, poi ancora De Guzman, per arrivare a Zapata ed Insigne, sfiora il raddoppio.

Il muro dei gialloneri crolla definitivamente al 20′ della ripresa quando Zapata si fa perdonare i numerosissimi errori con una progressione sulla sinistra micidiale che si conclude con un assist per De Guzman che non deve far altro che spingere il pallone in rete ma non è finita qui visto che l’olandese riesce anche a segnare una tripletta, la prima in maglia azzurra e portarsi il pallone a casa.

San Paolo deserto, ma in festa.

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