Ai domiciliari con la grave accusa di violenza sessuale. Tempi duri per il viceprefetto Antonio Contarino, viceprefetto originario di Reggio Calabria, che dal 23 giugno del 2014 guidò il comune di Caivano, mentre dal 2012 al 2014 fu nominato commissario prefettizio a Castelvolturno.

Sposato con due figlie, le accuse per l’ex commissario sono gravi. I fatti risalirebbero al 2015, quando Contarino era commissario prefettizio a Bagnara Calabra. Secondo la procura il viceprefetto avrebbe ricevuto nel suo ufficio due donne che versavano in difficoltà economiche e che si erano recate da lui per ricevere un sussidio. L’uomo, dopo averle rassicurate sull’esito positivo della richiesta, le avrebbe palpeggiate nell’accompagnarle all’uscita.

Un altro episodio che gli viene contestato si sarebbe invece consumato in un immobile di sua proprietà, dove si trova uno studio professionale. Recatosi sul posto per riscuotere il canone mensile, Contarino avrebbe approfittato del fatto che l’inquilina si era voltata di spalle per prendere i soldi, per palparle il seno.

A Caivano Contarino è ricordato per un episodio increscioso suo malgrado capitatogli. L’Alfa Romeo di proprietà del Comune che veniva utilizzata anche per i suoi spostamenti fu distrutta e bruciata.

 

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