Un rogo, un ammasso di rifiuti e diverse prostitute che più o meno timidamente abbordano clienti. Benvenuti al lago Patria. L’ingresso non è dei più invitanti e proseguendo lo spettacolo non migliora, anzi.

STRADA SPROFONDATA – Costeggiando lo specchio d’acqua, non solo è possibile notare l’estrema pericolosità della strada, non esiste nessuna recinzione al lago e la carreggiata è estremamente ridotta, ma in più il tratto sprofondato ormai da anni ancora non è stato ripristinato. Per il rifacimento della carreggiata fu stabilito un intervento di somma urgenza da parte della provincia. Nei fatti mai realizzato. Tecnici dell’ente fanno sapere che il freno ai lavori è dovuto a un ammanco di liquidità nelle casse dell’organismo di piazza Matteotti.

TRATTO RISCHIOSO – La mancata pulizia della foce, infatti, causa frequentemente esondazioni del lago che a loro volta provocano lo sprofondamento dell’asse viario che lo fiancheggia. In quel tratto il crollo rende impossibile il doppio senso di marcia. Così se due auto contemporaneamente dovessero trovarsi una di fronte l’altra, una delle due è costretta a fare una manovra decisamente pericolosa.

RIFIUTI – Il degrado però non termina qui. Non basta infatti l’abbandono istituzionale a svilire un luogo dalle enormi potenzialità. Nelle diramazioni circostanti il lago abbiamo trovato anche i depositi delle ecomafie. Grossi ammassi di rifiuti pronti per essere incendiati o i resti di roghi già consumato.

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