In estate c’erano Atletico Madrid e Chelsea su di lui, oggi è il capocannoniere della Serie A. Parliamo di Josè Maria Callejon che a Dimaro era in procinto di partire per nuove vette, un po’ stanco della situazione, pesante, partenopea. Invece oggi è tornato il sorriso, dopo un inizio di stagione stentato come tutto il resto della squadra, è tornato quel Matador che ghermisce il toro e lo puntella con una, due, tre banderillas. Al momento è arrivato a 7, 7 goal in 8 partite, di cui 5 nelle ultime 5 partite.Un rullino di marcia unico e inarrestabile che lo porta sempre più vicina a quella maglia della nazionale che gli è sempre sfuggita a causa di una concorrenza spietata e di una non precisata stima da parte di Del Bosque nei suoi confronti.

In Spagna però Calletì è tenuto in grande considerazione, l’Ateltico avrebbe fatto di tutto per accaparrarselo ma il secco “no” di De Laurentiis li ha fatti virare su un altro gioiello del campionato italiano, Alessio Cerci, che la scorsa settimana ha timbrato il suo primo goal in Champions League, il primo in carriera con la maglia dei colchoneros.

Ora il presidente azzurro vuole blindare il suo numero 7, allo stesso modo di come fece con un altro numero 7, un altro latino, un altro Matador, un altro con quel fisico asciutto e due polmoni di ferro. Questa volta la clausola sul rinnovo e prolungamento contrattuale dovrebbe arrivare a 30 milioni per avere un Josè Maria Callejon ancora a lungo con la maglia azzurra.

 

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