Abusata da quando aveva sei anni da un collega di lavoro della madre. Ha subito in silenzio l’orrore degli abusi consumatisi fino all’adolescenza, Oggi ha 16 anni ed ha avuto il coraggio di raccontare le violenze subite solo quando un infezione, contratta probabilmente durante gli stupri, l’ha costretta ad andare in cura da un ginecologo. E’ scattata così la denuncia che ha messo in moto le indagini affidate al sostituto procuratore Giovanni Paternoster culminate con la richiesta di rinvio a giudizio a carico dell’imputato.

U. G., 54 anni, agente pubblicitario, è accusato di violenza sessuale aggravata dall’età della vittima e rischia dai 7 ai 14 anni di reclusione. La vicenda risale al periodo compreso tra il 2007 ed il 2012 quando la vittima era appena una bambina. Lui, oltre che collega d’ufficio della madre, era anche un amico intimo della famiglia della piccola: proprio in virtù di quella fiducia che la donna gli accordava, la bambina era spesso affidata a lui. Erano questi i momenti in cui l’uomo l’avrebbe coinvolta in pratiche oscene protrattesi per 5 lunghissimi anni, approfittando dello stato di soggezione che la legava all’imputato la bimba.

 

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