Da un lato il rischio infrazione, dall’altro il rischio per la salute, dall’altro ancora i milioni di ecoballe da smaltire ed una emergenza che per quanto sembra essersi placata pare che stia sempre lì per riesplodere.

 

Caldoro dice che se la differenziata aumenta non c’è bisogno di un termovalorizzatore aggiuntivo in Campania, che Acerra basta ed avanza.  Gli fa eco anche l’assessore Giovanni Romano che spiega: “Di questo passo, continuando a far crescere la percentuale della differenziata soprattutto a Napoli dove il livello è tuttora molto basso, nessun problema a ridiscutere sulla impiantistica, a partire da una eventuale rinuncia ai termovalorizzatori.”.

 

Il ministro all’ambiente Galletti replica: “Dobbiamo affrontare una urgenza assoluta ovvero evitare un’infrazione europea sulla Campania che ci costringerebbe a pagare multe insostenibili. Il presidente della regione Campania ritiene non necessaria la costruzione di nuovi termovalorizzatori. Siamo disponibili a valutare con il presidente Caldoro ogni soluzione a patto che sia rispettosa dell’ambiente veloce attuabile concreta e ci porti fuori definitivamente dal rischio infrazione”.

 

Insomma l’inceneritore può anche essere un progetto da accantonare ma le soluzioni alternative fino ad adesso non sono mai state prese in considerazione. Particolare che fa slittare ancora di più una possibile soluzione per Taverna del Re. Intanto però il bando emanato da Carotenuto è ancora lì. Annullato il primo per il ritiro delle ditte ora ce n’è un altro che potrebbe riandare di nuovo deserto.

 

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