FOTO OMEGA/FERRETTI GENOVA LUGLIO 2004 PALLANUOTO IL TECNICO DELLA NAZIONALE PAOLO DE CRESCENZO (Agenzia: OMEGA) (NomeArchivio: OMG225i8.JPG)

Napoli si sveglia col lutto al braccio e perde uno dei suoi figli più noti. Si è spento intorno alle 4 nella sua casa di Varcaturo Paolo De Crescenzo, la reincarnazione stessa della pallanuoto. Ad uccidere il noto coach un male incurabile che in pochi mesi se l’è portato via.

De Crescenzo è stata una delle figure principali della pallanuoto mondiale nell’ultimo mezzo secolo, prima da giocatore della Canottieri Napoli e del Palermo, poi soprattutto da allenatore perché a soli 33 anni si siede sul bordovasca del Posillipo e si crea un palmares che fa invidia agli sportivi di tutto il mondo: 9 scudetti, due Coppe delle Coppe, due Coppe Italia, una Supercoppa Europea e due incredibili Coppe dei Campioni. Non si è però fermato qui perché col Settebello arriva ad un Argento nei mondiali di Barcellona 2003.

Dopo una carriera di successi decide di ritirarsi a soli 57 anni salvo poi tornare in panchina dopo l’insistenza di Franco Porzio, altro nobile della pallanuoto, per allenare l’Acquachiara.

Paolo De Crescenzo non era solo un grandissimo coach ma un uomo sapiente e dall’encomiabile fibra morale. Tutti i soprannomi avuti sia da giocatore che da allenatore si rifacevano proprio a questa sua classe: era prima Il Filosofo, poi il Professore, infine Il Signore, a sottolineare intelligenza e cultura oltre che eleganza.

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