E’ stata condannata a tre anni di reclusione Rosaria Aprea. La miss di Macerata Campania, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, è stata condannata in primo grado per stalking ai danni dell’ex compagno, Pasquale Russo. Per l’amica Jeanette Boutria, 28 anni di Portico, pena di 2 anni e 4 mesi mentre per Marianna Bifone, 26 anni, ritenuta l’altra complice la condanna è di 18 mesi.

Due gli episodi che hanno portato alla condanna della miss. La vigilia di Natale dello scorso anno Aprea e Boutria violarono l’ordinanza che le obbligava a restare a debita distanza da Russo e dall’attuale fidanzata. Le due ragazze andarono a casa del padre di lui, a Macerata, a prendere il figlio che Rosaria ha avuto dall’uomo. Lì c’erano pure Russo e l’attuale compagna. Il divieto di avvicinamento però era scattato in seguito a un episodio denunciato da Russo. Secondo la denuncia, Rosaria lo avrebbe investito con la sua autovettura.

Russo all’uscita da un negozio del centro storico di Portico quando si sarebbe trovato di fronte la ragazza al volante di un’utilitaria; Aprea lo avrebbe prima insultato e poi investito, colpendolo di striscio. Almeno questa fu la versione dell’uomo. Trasportato in ospedale, Russo fu medicato e dimesso con una prognosi di pochi giorni. Denunciò l’accaduto, cui seguirono le indagini e l’ordinanza che fu notificata anche alle due amiche che erano con lei.

Rosaria Aprea ha partecipato a Miss Italia nel 2014. Era stata conosciuta come simbolo della lotta contro la violenza sulle donna perchè quattro anni fa venne picchiata dall’allora fidanzato che con un calcio all’addome le spappolò la milza e la ridusse in fin di vita. La storia commosse l’Italia.

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