Si trovava in un seminterrato. Un opificio a tutti gli effetti. All’interno borse, scarpe, teli da mare, tute, portafogli, tutti rigorosamente taroccati. Sei le persone coinvolte. La loro posizione è al vaglio della magistratura.

La scoperta dei carabinieri di Giugliano e della stazione di Qualiano guidata dal maresciallo Pasquale Bilancio. I militari dell’arma hanno fatto irruzione nel pomeriggio nello stabile di Ponte Riccio. All’interno del locale numerosi cliché delle piastrine note marche tra cui Liu Jo, Adidas, Gucci, Chanel. Gli accessori venivano poi piazzati sul mercato nero e rivenduti nei mercatini. E’ probabile che venissero consegnati anche a qualche noto negozio, ma non è certo.

Nell’opificio avveniva solo l’apposizione dei marchi. Ed infatti nel garage c’era un odore acre di colla e pittura. I carabinieri hanno ovviamente messo tutto sotto sequestro. La merce aveva un valore di circa 500 mila euro. Sotto chiave 1700 capi di abbigliamento ; 2730 capi e accessori (leggings, maglie, canotte, pantaloncini, costumi, borse, borsellini, ciabatte) su cui la griffe sarebbe stata apposta a breve con colle dannose per la salute, oltre che punzonatrici, un forno per l’asciugatura, una macchina da cucire, un macchinario per la stampa a inchiostro freddo e ancora clichè e punzoni per la realizzazione dei marchi contraffatti.

Arrestati Giuseppe Massa, 56enne, di Casandrino, Salvatore Mignone, 46enne, di Capodichino, Ciro Cotugno, 23enne, di Fuorigrotta, Sergio Truppo, 50enne, anche lui di Fuorigrotta, tutti già noti alle forze dell’ordine e 2 incensurati, Andrea Luise, un 26enne del Cavone e Giorgio Luongo, un 31enne di Fuorigrotta. Sono stati tradotti ai domiciliari.

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