Freddati in una tabaccheria mentre si intrattenevano alle slot machine. Si è conclusa così la vita e la parabola criminale di Vincenzo ed Emanuele Staterini, padre e figlio, strettamente legati al clan Vastarella, attivo nel Rione Sanità. La sorella di Vincenzo infatti ha sposato il capoclan Patrizio Vastarella, considerato il reggente della cosca che gestisce il traffico di droga nel quartiere.

Gli inquirenti hanno subito battuto la pista camorristica sia per la dinamica del fatto sia per il profilo criminale dei due, entrambi con precedenti alle spalle. Il più giovane, Emanuele, che avrebbe compiuto 29 anni a dicembre era stato arrestato per rapina nel 2012 (cavalli di ritorno).

Il padre, Vincenzo, nel 1999 fu arrestato e poi rilasciato per essere stato uno degli esecutori materiali di un omicidio avvenuto nel Rione Sanità contro un esponente del clan Misso. Nel 2000 finì di nuovo all’attenzione delle forze dell’ordine e fu condannato per associazione camorristica. Dopo la scarcerazione decise di trasferirsi a Giugliano e alla Sanità si faceva vedere poco.

I killer conoscevano le loro abitudini e li hanno sorpresi nel bar tabaccheria che frequentavano abitualmente. Abitavano a pochi passi dal luogo dell’omicidio.

 

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