Napoli. Gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio  di Prevenzione Generale, ieri sera hanno arrestato un cittadino ghanese di 31 anni,  pregiudicato, colpito da decreto di espulsione  dallo scorso mese di ottobre e coinvolto, in concorso con cittadini italiani,  in un giro di falsificazione di documenti idonei all’emersione dalla irregolarità di cittadini stranieri, cosiddetta “Sanatoria” sorpreso a spacciare droga in città.

Durante un servizio  finalizzato alla prevenzione ed alla  repressione dei reati in genere, ed in particolare contro la “fiorente” attività di spaccio di sostanza stupefacente, diventata la principale attività delinquenziale dei  giovani di colore, in via Santa  Caterina a Formello,  gli agenti hanno visto  Zakari Halidu che,  dopo aver confabulato con un altro giovane di colore,  riceveva  dallo stesso due banconote da 10 euro e tentava di consegnargli due stecchette marroni.

I poliziotti sono intervenuti immediatamente per bloccarli , interrompendolo lo scambio e provocandola fuga dei due soggetti. L’acquirente riusciva a far perdere le proprie tracce nascondendosi tra i numerosi cittadini presenti,  mentre il Zakari Halidu  veniva raggiunto e, dopo una colluttazione con il poliziotto, fermato ed identificato compiutamente.

Durate la perquisizione i poliziotti hanno trovato, nella disponibilità del  Zakari Halidu oltre alla somma di 20 euro e le due stecchette di sostanza marrone  che aveva tentato di scambiare con l’altro ragazzo, una pallina termosaldata contenente  sostanza bianca, occultata in un pacchetto di sigarette vuoto insieme  ad un panetto di sostanza marrone, simile a quella  delle stecchette .

Accertamenti tecnici sulla sostanza rinvenuta, consentivano di appurare che  il ghanese deteneva complessivamente gr. 70.03 di Hashish e gr. 1,03 di cocaina oltre alla somma di danaro di € 120.00 nella tasca dei pantaloni e di 20 euro che ancora manteneva nelle mani, tutto sottoposto a sequestro. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria il 31enne è stato arrestato ed associato al Carcere di Poggioreale.

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