E’ morto l’arbitro Stefano Farina, attuale Responsabile della CAN B. La notizia del decesso lascia tutto il mondo dello sport e del calcio incredulo. A causarne la morte, secondo indiscrezioni, un tumore contro cui combatteva da tempo, anche se la famiglia mantiene il massimo riserbo sulla vicenda.

Arbitro della sezione di Novi Ligure dal dicembre del 1979, Stefano Farina ha debuttato in Serie A nel gennaio del 1995 dirigendo complessivamente 236 gare della massima serie e 117 di Serie B. Ha diretto due finali di Supercoppa Italiana e la finale di Supercoppa Europea del 2006. Osservatore UEFA, è stato Rappresentante degli arbitri in attività e Responsabile della CAN D e della CAN PRO.

Come riporta anche Wikipedia, in patria è sempre stato meno apprezzato piuttosto che in Europa, dove ha diretto alcune delle più importanti partite delle ultime edizioni della Champions League (tra le quali ricordiamo: Real Madrid – Arsenal 0-1 dell’edizione 2005/06, Barcellona – Chelsea 2-2 dell’edizione 2006/07, Steaua Bucarest – Liverpool 1-1), mentre solo nel 2007 ha diretto un derby milanese, ben 12 anni dopo il suo esordio in serie A.

Nel dicembre 2007 ha terminato la propria carriera internazionale per raggiunti limiti d’età. Il 4 luglio 2008 l’AIA ha annunciato di aver concesso una deroga a Farina, consentendogli di restare nell’organico CAN nonostante avesse superato il limite di età di 45 anni. Un anno dopo, il 1º luglio 2009, viene dismesso dalla CAN per limite di età. L’8 luglio dello stesso anno è chiamato a presiedere, dal Presidente dell’AIA Marcello Nicchi, la Commissione Arbitri Nazionale di Serie D (CAN D) Dopo appena un anno, l’8 luglio 2010 viene nominato responsabile della Commissione Arbitri Nazionale di Lega Pro (ex serie C), carica confermatagli fino alla stagione 2013-2014 inclusa.

Dalla stagione sportiva 2010-2011 è inoltre osservatore degli arbitri UEFA. Il 4 luglio 2014 si apprende la sua nomina a designatore alla CAN B. Carica confermata per la seconda stagione di fila nel 2015-16 e per la terza 2016-17.

Una notizia che ha sconvolto anche Marcello Nicchi che, sul sito dell’AIA, ha scritto una lettera per l’amico Stefano: “Caro Stefano,
la tua partita, quella più importante, si è chiusa in un modo inaspettato, prematuramente, senza darti l’opportunità di concederti il recupero. Quanto è difficile, in questi momenti, scrivere o dire qualcosa, uscire dalla retorica, dalle frasi scontate. E lo è ancora di più per chi, come me, ha avuto l’opportunità di condividere con te un lungo tratto di vita. Ti voglio, ti vogliamo ricordare, così come ti abbiamo conosciuto: un professionista meticoloso, un padre, un marito e un amico, esemplare”.

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