Arrestato Pasquale Pesce, ras 48enne di Pianura, detto ‘o Chiocchiello. E’ accusato di aver fatto parte del commando di fuoco che il primo maggio del 1999 uccise a Napoli il venditore ambulante di pane Vincenzo De Liso, incensurato di 54 anni. L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Dda è stata eseguita dalla Squadra Mobile di Napoli.

Fondamentali per ricostuire il ruolo dell’uomo nel delitto De Liso sono state anche le dichiarazioni dei pentiti Luigi Pesce e Giovanni Romano. In particolare le indagini hanno consentito di accertare che Pesce, esponente di rango del clan Marfella egemone nel quartiere della periferia occidentale, dopo aver partecipato all’ideazione dell’omicidio fece parte del commando capitanato dal capoclan Giuseppe Marfella (già condannato per tale delitto) esplodendo numerosi colpi di arma da fuoco, nove dei quali colpirono la vittima.

Un omicidio di un innocente – secondo gli inquirenti –  per ‘vendicare’ un’altra vittima innocente. La decisione del clan Marfella di eliminare De Liso, infatti, sarebbe stata presa in risposta all’omicidio di un’altra vittima innocente, Giustino Perna (giovane assicuratore incesurato), avvenuto il giorno prima e addebitato dagli affiliati al clan Marfella al clan contrapposto dei Lago. Il figlio di de Liso, Antonello, ritenuto affiliato a quel clan, fu ucciso all’inizio del ’99.

 

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