Si sono conosciuti su Facebook, lui però era andato oltre. Aveva tentato anche di avere un approccio fisico in un centro commerciale, poi in spiaggia. Quella ragazzina di 13 anni, che si “portava” più grande della sua età, gli aveva fatto perdere la testa.

A essere condannato un commerciante 46enne di Nocera Inferiore. La sentenza parla chiaro: cinque anni di carcere per aver adescato una minore, provando anche ad abusare di lei sessualmente. La conferma è arrivata dalla Suprema Corte che ha respinto giorni fa il ricorso presentato dalla difesa, facendo di fatto diventare definitiva la condanna.

 

I fatti risalgono al 2014 quando la polizia postale aveva raccolto la denuncia di una ragazza di appena 13 anni. Pedinamenti e messaggi minacciosi inviati alla giovane dall’uomo, il tutto dopo una conoscenza on line. In due episodi l’uomo avrebbe anche tentato un approccio fisico con la ragazzina: il primo in un centro commerciale, dove avrebbe cercato di infilare le mani nelle sue parti intime, ma in quella circostanza la vittima era riuscita a fuggire, rifugiandosi in un’auto parcheggiata.

Il secondo tentativo in spiaggia, con l’uomo che avrebbe seguito la giovanissima, in compagnia della madre, e l’avrebbe tempestata di messaggi. L’avrebbe seguita, osservata, per poi provare a chiamarla in disparte lontana dagli occhi del genitore. Anche in quel caso, però, la 13enne sarebbe riuscita a sfuggirgli.

 

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