Roma. In Italia c’è un furto ogni cinque minuti. Il bersaglio preferito dai malviventi sono i distributori di benzina; seguono le farmacie, bar e ristoranti, le gioiellerie e le tabaccherie. Nella “top five” dei prodotti più rubati in Italia ad occupare la prima posizione sono vini e liquori seguiti da scarpe, accessori e capi d’abbigliamento sportivo. Molto “gettonati” anche i cosmetici, gli accessori per cellulari e attrezzi elettrici.

Sono i dati dello studio presentato dall’Osservatorio sulla sicurezza e la videosorveglianza (Osivid) nella sala conferenze della Camera dei Deputati dal presidente, Giuliano Russo, e da Michela Rostan, deputata di Articolo Uno e componente della Commissione Giustizia.

Le regioni del nord detengono il triste primato delle aree più colpite dalla violenza criminale. La Lombardia spicca sulle altre con oltre 22mila furti registrati nel 2015. Seguono Emilia Romagna e Lazio.

“Dal 2004 al 2015 i furti negli esercizi commerciali sono aumentati del 159,49% – ha detto Giuliano Russo presidente dell’Osivid – un dato allarmante che riguarda l’intero Paese. Occorre che lo Stato venga incontro alla volontà manifestata dal 30% dei commercianti italiani di volersi dotare di sistemi di sicurezza tecnologici e, in quest’ottica, auspico che il bonus fiscale sulla videosorveglianza, concesso ai privati lo scorso anno, possa essere esteso anche a loro”.

“La prevenzione dei crimini predatori deve tornare al centro dell’agenda politica del nostro Paese – ha affermato Michela Rostan (Articolo Uno) componente della Commissione Giustizia della Camera. Che l’Agenzia delle Entrate abbia deciso di riconoscere al 100% il credito di imposta concesso a chi ha installato nel 2016 impianti di videosorveglianza – ha proseguito la parlamentare – è stata una prima importante vittoria, ma serve estendere anche alle partite  iva questa opportunità”.

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