Lo colpiscono con 27 coltellate e lo lasciano a terra agonizzante. E’ questo quanto accaduto nel luglio scorso a Nola. Alla base dell’aggressione c’è una donna. Uno degli aggressori era intenzionato ad intrecciare una relazione con la moglie della vittima, di cui si era follemente innamorato, al punto da colpire l’unica persona che si frapponeva tra lui e l’oggetto desiderato.

Come hanno accertato i carabinieri della locale Compagnia, coordinati dal pm Cristina Amoroso e dal procuratore reggente Stefania Castaldo, il marito della donna fu condotto a luglio scorso in una stradina di campagna con una scusa. Lì, lontano da occhi indiscreti, fu ferito con 27 coltellate. Colpi rivelati letali, in quanto la vittima è stata lasciata a terra in una pozza di sangue in agonia.

Per quella aggressione i carabinieri, in esecuzione di un ordinanza emessa dal gip Giuseppe Sepe su richiesta della locale Procura, hanno arrestato due uomini di 38 e 40 anni, residenti a Saviano e Poggiomarino, nel Napoletano.

Secondo quanto riportato dal sito de ‘il Mattino’, gli indizi a carico dei due indagati – che devono rispondere di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà e porto in luogo pubblico di oggetti atti ad offendere – sono stati raccolti dai carabinieri anche grazie a intercettazioni telefoniche ed ambientali. Inoltre gli investigatori hanno anche seguito gli spostamenti di uno dei due indagati grazie ad un gps satellitare installato sulla sua vettura. I due arrestati sono stati condotti nel carcere di Poggioreale.

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