Reagisce a un tentativo di rapina. Il rapinatore prende la pistola, spara e lo lascia in una pozza di sangue. E’ quanto successo a Nocera Inferiore, ieri sera.

Così come riporta Il Mattino, l’uomo, mentre viaggiava in auto, è stato avvicinato da un malvivente che gli ha intimato di lasciare il veicolo sotto la minaccia di una pistola. Una volta uscito, la richiesta di consegnare le chiavi. “Lascia tutto e vattene”, gli avrebbe detto il rapinatore. L’uomo però si sarebbe rifiutato ed è stato allora che il bandito gli avrebbe esploso almeno tre proiettili all’altezza di gambe e braccia.

Su questa gambizzazione, dai contorni poco chiari, sta indagando la polizia del commissariato di stato. La vittima è Rosario Astarita, nocerino che lavora come fonico presso lo stadio San Francesco, rimasto ferito sabato scorso, dopo le 9 di sera, in via Iodice nel quartiere di Casolla.

Il 40enne è stato curato in ospedale, che ha poi comunicato la circostanza al commissariato come da prassi. Le ferite riportate sono lievi e non gravi, una alla mano e due alle gambe. Gli agenti agli ordini del vice questore Giuseppina Sessa hanno interrogato l’uomo per diverse ore, provando a raccogliere i primi elementi utili per ricostruire la dinamica dei fatti, finiti ora in una prima informativa. La versione ufficiale è quella di un tentativo di rapina commesso da uno sconosciuto.

Un quadro che però non convincerebbe del tutto la polizia, che ora indaga per dare un senso all’episodio. La vittima, Rosario Astarita, è un incensurato senza alcun precedente penale. Alla polizia, lo stesso ha smentito minacce o problemi pregressi con altre persone. I proiettili sarebbero stati esplosi all’incrocio di via Iodice, all’altezza del crocifisso che è al centro della piccola piazza di Casolla.

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