Giro di vite in arrivo contro i furbetti dello smartphone. Ad annunciarlo è il viceministro ai Trasporti, Riccardo Nencini: “Ritiro della patente immediato per gli automobilisti che guidano col cellulare in mano”. La norma arriverebbe tramite decreto, entro maggio 2017, anziché essere contenuta nella riforma del Codice della Strada, attesa ormai dal 2010. Oggi, invece, la sospensione della patente da uno a 3 mesi scatta solo alla seconda infrazione nel biennio (recidiva); ma è difficile che una stessa violazione venga registrata nel medesimo database, quindi è improbabile che scatti lo stop alla licenza di guida. La multa rimarrà tale e quale anche se arrivasse il decreto: 161 euro, più il taglio di 5 punti-patente.

Tre aspetti da ricordare

#1 Cosa no. Alla guida, non potete far uso di apparecchi radiotelefonici né di cuffie sonore. Per cui, c’è il divieto di tenere lo smartphone in una mano mentre guidate: non potete telefonare né consultare la rubrica né leggere o inviare Sms oppure email. Né, tantomeno, chattare su WhatsApp oppure su Twitter o Facebook (un vizio che diventa quasi una “malattia” talvolta). È vietato anche scattarsi una foto mentre si guida: no ai selfie.

#2 Cosa sì. È consentito l’uso di apparecchi a vivavoce o dotati di auricolare, purché il conducente abbia adeguate capacità uditive da entrambe le orecchie, che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani. Lo stabilisce l’articolo 173 del Codice della Strada.

#3 Quale multa. Ribadiamo la sanzione oggi: 161 euro e 5 punti patente. Sospensione della patente da uno a 3 mesi scatta solo alla seconda infrazione nel biennio. Invece, se il decreto annunciato da Nencini diverrà realtà, sospensione della patente (è presumibile da uno a 3 mesi) alla prima infrazione.

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