Un duro colpo alla camorra di Marano e dintorni. Non hanno dubbi gli investigatori nel commentare l’operazione che stanotte ha portato all’arresto di circa 30 affiliati al clan Orlando. Un’organizzazione che – spiegano – era subentrata a Polverino e Nuvoletta ed aveva attuato un controllo capillare, anche su Calvizzano e Quarto.

Un clan capace anche di prevenire le attività investigative. Dalle intercettazioni sono emerse infatti anche ‘bonifiche’ che venivano effettuate per rimuovere cimici o telecamere piazzate dai carabinieri. Poi ci sarebbero stati, secondo gli investigatori, anche condizionamenti sull’amministrazione del Comune di Marano (già sciolto per infiltrazioni camorristiche). Resta, inoltre, da capire chi è il presunto ufficiale delle forze dell’ordine corrotto in cui si fa riferimento in un’intercettazione (“ho dato io la busta al colonnello…”).

Gli investigatori hanno ricostruito affari illeciti ed organizzazioni dal clan nel corso della caccia al latitante Antonio Orlando, ritenuto l’attuale boss di Marano. Di seguito le parole dei pm Nunzio Fragliasso e Giuseppe Borrelli a margine della conferenza in Procura. LEGGI ANCHE: TUTTI I NOMI E LE FOTO DEGLI ARRESTATI

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