Avellino. La sera del 9 aprile 2017 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia ha emesso un fermo di indiziato di delitto a carico di Vietri Francesco, 54enne di Montoro, in seguito al rinvenimento di un cadavere. Il provvedimento, scaturito dalle indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino, emesso dopo 48 ore dalla scoperta del corpo ritrovato carbonizzato, vede l’uomo indagato per i reati di concorso in omicidio aggravato, danneggiamento seguito da incendio, distruzione di cadavere, con l’aggravante di aver commesso il delitto con il metodo mafioso, nonché concorso in detenzione di armi.

L’omicidio sarebbe maturato in contesto camorristico e risulterebbe riconducibile a pregressi dissidi per probabili debiti non pagati dalla vittima. La tesi investigativa è rafforzata dall’esito dei rilievi tecnici svolti da personale specializzato dell’Arma intervenuto lo scorso 7 aprile in località “Serre” del comune di Contrada dove è stata rinvenuta completamente bruciata la Nissan Almera in uso al detenuto Tornatore Michele, che, ammesso al lavoro esterno, la sera del martedì precedente non era rientrato presso la Casa Circondariale di Avellino e, quella stessa mattina, uscito dall’Istituto penitenziario, non si era presentato sul posto di lavoro. Sono in corso indagini tese all’identificazione di complici.

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