Il collegio giudicante si riserva di decidere se ammettere o meno alcuni collaboratori di giustizia al processo Caffè Macchiato.  Nell’ultima udienza la presidente Romano ha rinviato tutto alla prossima settimana. Bisognerà quindi aspettare. A testimoniare nel processo Caffe Macchiato che vede protagonisti i fratelli Carlo e Giuseppe D’Alterio oltre el boss Feliciano Mallardo, i pentiti dei clan qualianesi, tra i quali Bruno D’Alterio e altri collaboratori come  Attilio Pellegrino, Vincenzo Di Maro, Vito Guadagno, Francesco Della Corte, che è stato già sentito ed è appartenete all’area casalese.

 

L’accusa ha quindi deciso di sentire ex esponenti del clan del territorio. Una mossa strategica messa in campo quasi nelle battute finale del processo. A breve si sarebbe dovuti arrivare a sentenza ma così non sarà. Con la richiesta di ammissione di nuove prove il procedimento si allungherà ancora di più. Ma cosa avranno da dire i pentiti sul clan Mallardo? E’ probabile che sappiano dell’imposizione del caffè Seddio e che siano informati su fatti e movimenti del clan egemone di Giugliano. E’ noto infatti come i gregarie clan qualianesi si siano sempre mossi sotto lo stretto controllo dei boss di Giugliano. E’ possibile quindi che sappiano qualcosa che fino ad oggi non è ancora emerso.

Intanto l’accusa ha chiesto 20 anni di carcere per Patrizio Picardi, ex reggente del clan.

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