Si alza il livello dello scontro politico. E, dopo l’abbandono dell’aula nell’ultimo Consiglio comunale, gli scontri verbali causati dall’espulsione dell’ex sindaco Mauro Bertini, l’opposizione passa all’attacco. La riunione in casa Pd, alla quale hanno preso parte tutti i consiglieri di minoranza, tra cui anche il leader dell’Altra Marano (un evento nell’evento, insomma), ha fatto segnare un punto di svolta nell’azione di contrasto alla giunta Liccardo. I consiglieri di minoranza, all’unanimità, hanno infatti deciso di autosospendersi da tutte le attività istituzionali (commissioni consiliari, consigli comunali, ad eccezione di quello straordinario sull’installazione degli impianti telefonici) fino a quando “non sarà ripristinata la piena agibilità democratica”. Gli esponenti del Pd, de L’Altra Marano e gli indipendenti Migliaccio, Palladino, Passariello e Abbatiello sottoscriveranno inoltre una missiva da inviare al prefetto di Napoli, con la quale intendono stigmatizzare l’operato del presidente del civico consesso Angela Di Guida, “rea di aver allontanato dall’aula, senza alcuna valida argomentazione, il consigliere Mauro Bertini”. Ma non è tutto: da quanto trapelato nelle ultime ore, le minoranze ritengono illegittimo, una vera propria forzatura regolamentare, l’atto attraverso il quale, stamani, è stato rinviato a data da destinarsi il Consiglio comunale straordinario (in un primo tempo fissato per il 16 settembre) incentrato sulla questione delle antenne per la telefonia mobile. L’ennesima goccia, insomma, che avrebbe fatto traboccare il vaso e ricompattato, dopo gli attriti del passato, le varie anime dell’opposizione.

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