3D illustration of Lungs - Part of Human Organic.

La novità per la lotta al cancro polmonare arriva anche in Campania. Quello che potrebbe essere una vera e propria svolta nella cura dei tumori si chiama Crizotinib: è un farmaco inibitore che si assume per via orale. Il suo bersaglio è una proteina derivata dal riarrangiamento del gene Alk.

Già disponibile per il trattamento di seconda linea, da febbraio lo è anche in prima linea, con l’Aifa che ha ne ha autorizzato la rimborsabilità. Si tratta di “un gran passo in avanti nella cura di alcuni tipi di neoplasie polmonari – spiega al Mattino Danilo Rocco, responsabile nazionale dell’Associazione italia pneumologi ospedalieri – L’utilizzo di questo farmaco consente a una fetta di ammalati con cancro non a cellule squamose di allungare la fase in cui la patologia non avanza, circa dieci mesi e mezzo, rispetto ai sette mesi con la chemioterapia. Ma è evidente anche il passo in avanti nella qualità di vita dei pazienti, più tollerabilità, decisamente meno effetti collaterali”.

I pazienti Alk positivi rappresentano il 3-5% dei pazienti con cancro del polmone. La nuova terapia è parte della cosiddetta “medicina di precisione”, soluzioni più efficaci e tollerate dall’organismo.

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