Una folla commossa, composta da oltre mille persone tra cui tantissimi giovani, ha dato l’ultimo saluto al 16enne Alessio Granata, morto nell’incidente avvenuto sabato notte sulla circumvallazione esterna. I funerali si sono svolti alla chiesa di San Francesco a Villaricca.

All’esterno striscioni, palloncini bianchi ed altri che hanno formato la scritta “Alessio vive” all’ingresso della parrocchia. Tanti compagni di scuola hanno indossato magliette con una foto del giovane felice a bordo della sua Yamaha 125, veicolo che guidava al momento dello schianto mortale.

Per decisione dei dirigenti scolastici le lezioni sono state sospese questa mattina al Galvani ed anche al vicino Liceo De Carlo le lezioni sono terminate in anticipo per permettere la massima partecipazione degli alunni all’esequie del ragazzo che frequentava la III B all’istituto tecnico.

“Questa tragedia deve insegnarci a non dare per scontata la vita”, ha detto don Damiano durante la sua omelia. Poi il parroco lancia un appello ai giovani: “Questa tragedia ci deve insegnare qualcosa: non dare per scontata la vita significa non trascurare gli affetti, significa non perdere tempo dietro ad alcool e droghe, non trasformare tempo dietro ad ansie. Quel tempo perso dietro alle droghe, alle canne, è tempo tolto per dire ad un genitore amico: ci tengo a te, ti voglio bene. Pensiamo di avere tempo per dire queste parole”.

Conclusi i funerali, la bara bianca è uscita tra applausi, palloncini e coriandoli. Poi il feretro del giovane è stato accolto da un rombo di motori e da un lungo applauso. Decine e decine di scooter hanno poi scortato il corteo funebre fino al cimitero di Villaricca dove le spoglie di Alessio sono state sepolte.

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