Otto anni fa moriva in un tragico incidente il giuglianese Giovanni Pennacchio, capostipite della paranza “Mezzone”. Giovanni aveva 61 anni quando rimase ucciso sull’autostrada A3 Salerno Reggio Calabria nei pressi dell’uscita di Montalto Uffugo.

In quell’occasione il 61enne salvò delle vite umane mentre era a bordo del suo camion. Nonostante fosse stato coinvolto in un incidente a catena, senza pensarci su, Giovanni scese dal camion per soccorrere vite umane e fu travolto da un’altra auto. Un atto d’amore e di coraggio che però lo portò ad una tragica fine.

Il 61enne era ed è ancora tutt’oggi conosciuto come il capo della storica paranza della tamorriata giuglianese “Mezzone”, che da generazioni, organizza meravigliosi carri allegorici in onore ai festeggiamenti della Madonna dell’Arco e per la Pasqua. Figli e nipoti, ancora portano alta la tradizione giuglianese della tammurriata e del siscariello e si s’impegnano, proprio come Giovanni a non far mai dimenticare al popolo giuglianese le proprie radici.

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