Così Daniela Nugnes, assessore all’Agricoltura della Regione Campania. “In un momento delicatissimo come quello che la nostra terra sta attraversando – prosegue – bisognerebbe essere compatti e cercare di fugare ogni dubbio attraverso le analisi e i dati certificati. Non è assolutamente corretto cercare di farsi pubblicità su un disastro ambientale che dovrebbe diventare un caso nazionale e non un appiglio per ulteriori discriminazioni nei confronti del Mezzogiorno.

 

“Sebbene sia legittimo puntare sulla tracciabilità dei prodotti non si può giocare sulla pelle degli agricoltori campani, soprattutto alla luce dei risultati diffusi proprio la scorsa settimana dall’Istituto Superiore di Sanità che ha certificato la salubrità delle produzioni di un’area considerata a rischio, quale quella Vasta di Giugliano.

 

“D’ altra parte, la Regione sta lavorando per individuare quelle aree inquinate che, è bene ricordarlo, sono una piccolissima parte del territorio regionale e per provvedere alle interdizioni alla coltivazione, qualora i suoli agricoli e le produzioni risultassero contaminati da sostanze nocive. Non vorrei, d’ altro canto, che questa strategia di marketing celasse un disegno per cercare di ribassare ulteriormente i prezzi di mercato del prodotto campano e del Meridione in generale che, è bene ricordarlo, da un punto di vista qualitativo, organolettico e di tipicità non è secondo a nessuno. Non ultimo, ci chiariscano questi grandi trasformatori dove acquistano i prodotti, considerate le grandi quantità immesse sul mercato, e abbiano il coraggio di diffondere su internet le analisi dei suoli e delle produzioni”, conclude la Nugnes.

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