Non lasciano spazio ai dubbi le parole del PD di Melito che ha mandato a casa il sindaco Venanzio Carpentieri. Sono un fiume in piena Pierino D’angelo e Agostino Pentoriero, anche se le parole più pesanti da un punto di vista politico sono quelle delle deputata Rostan che ha seguito in prima fila la conferenza stampa di questa mattina ed al termine ha bollato Carpentieri come “ex segretario provinciale”. Non solo: in comunicato diffuso alla stampa ha definito il suo provvedimento per avviare l’espulsione dei dissidenti come “una mera ritorsione personale”.

L’URBANISTICA. Il tema caldo al di la dell’azione amministrativa definita “più che fallimentare” è stata l’urbanistica. D’Angelo ha lanciato in unterriogativo inquietante: “Perché se avevamo nel programma un piano regolatore a volumi zero, l’amministrazione Carpentieri ha dato l’autorizzazione a costruire per 14 villette a Melito che di sicuro non erano di parenti miei?”. E come se non bastasse ha rincarato la dose parlando di un ipotetico “incontro tra il Sindaco ed un chiacchierato imprenditore all’una di notte ad Aversa”. Per fare che e per fare cosa non si sa ma tutto come a dire a Carpentieri che è inutile lanciareaccuse sul tema perché avrebbe più scheletri nell’armadio della maggioranza che lo ha sfiduciato.

LA LICENZA. Durante la sua conferenza stampa Carpentieri aveva lanciato un duro j’accuse facendo intendere che era stato sfiduciato per una concessione non data. D’angelo ha rispedito al mittente l’accusa chiedendo a Venanzio Carpentieri di essere più preciso nelle sue illazioni. Ha poi però ribadito che “progetti per lo sport sono da considerare una cosa positiva in questa città” mandando un chiaro messaggio alla platea sul tema.

LE OFFESE. Non sono mancati i riferimenti anche di carattere personale .Carpentieri è stato accusato: “Di pensare alla palestra, alla partita, ai week end fuori” e non al bene della città. La definizione più dura però forse è stata quella di “bimbo viziato” e ancora di non conoscere “la parola dimissioni” Dito puntato contro la gestione della Nu e del Cimitero. L’ex Sindaco è stato bollato come incapace di fare ma soprattutto di ascoltare.

IL FUTURO. All’ipotesi di espulsione Pentoriero ha ribattuto che “dovranno cacciarlo a forza dal PD che lui ha contributo a far nascere”. Per la prossima campagna elettorale i consiglieri del Pd che hanno mandato a casa Carpentieri sono pronti a correre alle prossime amministrative “con o senza simbolo del PD” e lanciano una sfida a Carpentieri: “facciamo le primarie”.

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