Napoli. E’ stato sospeso don Mario D’Orlando, il parroco accusato dei festini gay a luci rosse. La vicenda sarebbe cominciata nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone, nel cuore della Napoli nobile, e finita in un appartamento privato nella zona del centro dove si sarebbero consumati gli incontri.

Tutto è partito dal racconto di un giovane a Il Mattino. Secondo questa persona, rimasta anonima, il prete avrebbe anche offerto soldi per i rapporti sessuali e ci sarebbe una chat denominata “Revendis” per conoscere persone ed organizzare tali appuntamenti. Ci sarebbero anche altre persone coinvolte in veri e propri festini hard.

Il caso è finito in un dossier a luci rosse consegnato nelle mani del braccio destro del cardinale Crescenzio Sepe, monsignor Lucio Lemmo, e dopo aver affidato il caso al tribunale ecclesiastico per l’accertamento dei fatti, così come prescrive il codice di diritto canonico, è giunta la sospensione di don D’Orlando.

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