Un’assemblea pubblica per dire no all’installazione di tre impianti di telefonia mobile nella zona di San Rocco, in un raggio di poche centinaia di metri, tra l’area delle vasche di accumulo, via Antica Consolare Campana e via Castel Belvedere. Una riunione particolarmente animata, quella convocata per ieri dal circolo di Sel e che si è svolta nel bocciodromo comunale, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore all’Ambiente Gaetano Orlando e il dirigente dell’area tecnica Agostino Di Lorenzo.

I due rappresentanti dell’Ente hanno ribadito, pur sottolineando che i margini per un’azione di contrasto restano strettissimi e di difficile attuazione, che il Comune valuterà ogni strada per tentare di revocare in autotutela le autorizzazioni già rilasciate. “Ci sono normative europee e nazionali che vanno in deroga ad ogni forma di regolamento urbanistico. Faremo tuttavia il possibile per venire incontro ai cittadini. Non essendoci allo stato un nesso scientificamente provato tra causa ed effetto, ci muoveremo secondo la logica della precauzione”, hanno spiegato Orlando e Di Lorenzo.
Quest’ultimo ha poi aggiunto: “Tar e Consiglio di Stato, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno dato sempre ragione alle multinazionali”. Il Comune è attualmente privo di uno specifico regolamento in materia, che consentirebbe quanto meno di razionalizzare la distribuzione territoriale degli impianti. A Marano ne sorgeranno ben sei: oltre quelli di via San Rocco, se ne prospettano altri (almeno altre tre) in via Marano-Pianura, in via Nuvoletta e in un altro punto della città.

Uno di questi sorgerà sul suolo comunale e il Comune, pertanto, percepirà anche un fitto. I rappresentanti del costituito comitato di San Rocco, che hanno già raccolto mille firme, chiedono all’Ente di revocare le autorizzazioni, poiché rilasciate senza che il Comune si sia anticipatamente dotato di un regolamento e senza che ne sia stata data (come previsto dalla normative vigenti) preventiva comunicazione ai residenti. Una nuova assemblea sarà convocata per i prossimi giorni, per stabilire nuove iniziative e modalità di una battaglia che si preannuncia lunga e faticosa.
“L’amministrazione – spiegano alcuni residenti di san Rocco – deve valutare la sommatoria delle onde elettromagnetiche prodotte da più impianti. Valutazioni che andavano fatte prima che fossero rilasciate le autorizzazioni. Non è vero che il Comune ha le mani legate: pretendiamo la sospensione in autotutela delle concessioni”.

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